martedì 22 febbraio 2011

Comunicazione a gas


"..ed elli avea del cul fatto trombetta. "
Dante Alighieri - Inferno - Canto XXI 139

Esistono una serie di ricerche scientifiche che alla gente normale possono sembrare stupide e irrilevanti, vere e proprie inutilita' o addirittura sperpero di denaro (pubblico o meno).

Il post di oggi vuole rendere onore a queste ricerche, magari non saranno da premio nobel ma di sicuro rimangono un tassello importante della scienza e una fonte di sane risate (che non fanno mai male).


sabato 12 febbraio 2011

Biodiversità e adattamenti, la lotta costante per il cibo e lo spazio - Carnevale della biodiversita' 2 di 6


"Se una soluzione e' stupida ma funziona non e' poi tanto stupida.." Ignoto

12 Febbraio 2011, Charles Darwin e' nato esattamente 202 anni fa.

E a me non sembra vero che siano gia' passati due mesi dalla prima edizione del Carnevale, il tempo vola davvero quando ti stai divertendo.

Nel precedente articolo avevamo dato uno sguardo alla biodiversita' in generale e ai suoi diversi significati.
Contemporaneamente mi ero anche reso conto dello spessore degli articoli redatti dagli altri blog che partecipano all'iniziativa (qui in una recensione sul blog L'Orologiaio Miope). Come se non bastasse altri due blog altrettanto interessanti hanno aderito all'iniziativa a partire da questa seconda edizione..

Insomma, la competizione e' alta e io non ho mai reso bene sotto lo stress della competizione.

Non sono l'unico a essere stressato dalla competizione, si potrebbe dire che anche in natura esistono sostanzialmente due modi di rapportarsi alla competizione: o la si perde o la si vince.
La realta' pero' e', come al solito, molto piu' complessa di cosi'. Proviamo insieme a vedere se si puo' riuscire a darne un quadro completo ma ancora capibile..


martedì 8 febbraio 2011

Pesci dal mondo - Il regaleco

Il regaleco, o re delle aringhe, o pesce remo, uno dei pesci che mi ha affascinato di piu' quando ero piccolo

Anche questa settimana il tempo scarseggia e ci dobbiamo arrangiare con un post in formato ridotto (per venire incontro alle mie capacita' mentali). In attesa della pubblicazione del secondo post del carnevale della biodiversita' prevista per sabato 12 (202 anniversario della nascita di Darwin).

Parliamo del regaleco (Regalecus glesne), un pesce strano lungo fino a 17 metri che arriva al peso di 300 kg.

Presente anche nel mediterraneo (avvistato al largo della croazia un paio di anni fa) ha una distribuzione piuttosto ampia, dalla Svezia al Cile, comprendendo l'Atlantico, il Pacifico e l'Indo-Pacifico.
Il nome re delle aringhe deriva da avvistamenti di banchi di aringhe in presenza di questo pesce che secondo i pescatori "sembrava guidarle". Quando il regaleco e' prossimo alla morte o malato nuota in superficie, a volte facendo uscire la cresta rossa fuori dall'acqua, e' ritenuto una delle sorgenti delle leggende sui serpenti marini.
Non sappiamo molto di questo pesce pero', sappiamo che e' meso-pelagico e puo' vivere anche in superficie. Si riproduce in un lungo periodo dall'estate all'inverno e le larve stanno negli strati superficiali durante la crescita. Nonostante le dimensioni del corpo la bocca e' piccola e il regaleco si nutre principalmente di piccoli animali che trattiene grazie ai pettini branchiali.
Si trova a volte in posizione verticale nella colonna d'acqua come nella foto a fianco, ancora nessuno ha trovato un'impotesi consistente del perche' lo faccia. Alcuni ritengono che sia una posizione che adotta forse per nutrirsi.
Tra parentesi e' il pesce osseo piu' lungo che conosciamo.


Non e' difficile fotografare un regaleco, anche se la maggior parte degli individui sono spiaggiati o morenti. Difficile e' documentarne le abitudini e il comportamento normale. Nel 2001 gli operatori di una piattaforma sono riusciti a catturare il nuoto di un regaleco in un video che rimane l'unica testimonianza video di un regaleco in situazione normale.


Simile al regaleco ma molto piu' corto e' Zu cristatus un pesce dello stesso Ordine che a volte viene scambiato per una fase giovanile del regaleco ma e' profondamente diverso.

lunedì 31 gennaio 2011

Trote notevoli

Questa settimana per cause di forza maggiore non mi e' possibile compilare un post tecnicamente completo.

Per fortuna la vita di un blogger (come quella reale) non e' fatta soltanto di post impegnati e di serieta'.
Oggi quindi mettetevi comodi sulla sedia e rilassatevi, andiamo a fare una carrellata di specie di trote fenotipicamente notevoli. Con qualche nota a margine.


martedì 25 gennaio 2011

Hai la memoria di un pesce rosso..

Steve Morvell - Glass houses - Domestic goldfish (2006) - Pastello su carta colorfix

Con questo articolo comincia una miniserie a lungo rimandata sulla memoria dei pesci e le loro capacita' cognitive, con una parte di articoli che riguardera' le capacita' cognitive e la connessione tra pesca e memoria ed una seconda parte che si occupera' dell'argomento strettamente correlato della percezione del dolore nei pesci e dell'etica della pesca sportiva e non.

Pronti? Cominciamo!

Spesso ho sentito dire la frase "hai la memoria di un pesce rosso.." e a volte l'ho usata io stesso.
Era una frase fatta che ho creduto vera per anni ma che, come ho scoperto con un minimo di ricerca in seguito, e' profondamente sbagliata.

Si sente spesso dire che il pesce rosso ha una memoria di soli 3 secondi.
Tutto risale ad un mito popolare, forse stimolato dal fatto che il pesce rosso e' un animale spesso tenuto in vasche troppo piccole per la sua taglia. L'idea e' probabilmente nata per giustificare le dimensioni di queste vasche: "tanto la sua memoria si resetta ogni 3 secondi.."

Ci hanno persino intitolato un film che pero' non ha niente a che vedere con i pesci rossi ma bensi' e' un bel polpettone sentimentale all'irlandese, sconsigliato a meno che non siate amanti del genere..

Ma e' proprio vero che il pesce rosso, e piu' in generale i pesci hanno poca memoria?

lunedì 17 gennaio 2011

Pesci tropicali in Italia

Una scena normalissima, alcuni pescetti in un fosso, ma se andiamo a vedere piu' da vicino..

Attenzione:l'articolo e' stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

A meta' del 2010 alcuni autori italiani pubblicano un articolo sulla rivista Biological Invasions che fa discutere e non poco i conservazionisti in giro per il mondo.

Descrivono l'ambiente di un fosso nella provincia di Livorno che grazie alle sue acque termali offre un ambiente abbastanza particolare (ma non unico, come vedremo) e ne stilano la checklist di specie.
Una checklist abbastanza bizzarra, con poche specie autoctone (anguilla, tinca, rutilo) e una specie para-autoctona (carpa) seguite da un lungo elenco di specie introdotte che si fa via via piu' esotico proseguendo nella lettura.
Livio, che e' molto piu' sensibile di me ai ciclidi, ne pubblica un resoconto gia' ad ottobre ma io, che al contrario sono molto lento, non sono riuscito a completare l'articolo prima di oggi.

venerdì 14 gennaio 2011

Sondaggio del mese scorso



Il sondaggio del mese scorso sulla regolamentazione della pesca sportiva ha riportato un risultato abbastanza eclatante.

9 dei 14 votanti ritengono che la situazione sia disastrosa e completamente carente.
3 la ritengono parzialmente carente e comunque non sufficientemente applicata.
Soltanto 2 pescano in zone in cui ritengono la normativa ragionevole e funzionale.

Certo, son numeri che non fanno statistica ma potrebbe essere interessante ampliare il discorso nei commenti a questo post.

Fateci sapere cosa non va (anche in forma anonima) indicando chiaramente la zona a cui vi riferite e le ragioni per cui avete espresso il voto in quella maniera. Ovviamente vale anche per chi ritiene che nelle proprie zone l'amministrazione stia facendo un buon lavoro, bisogna individuare anche il buono e non solo il marcio.

Potrebbe nascerne una discussione interessante e potremmo tutti imparare qualcosa di nuovo.